Le acque sotterranee del sistema territoriale ambientale di Castelporziano. Caratterizzazione preliminare e primi dati sulla "biodiversità nascosta"

Le acque sotterranee del Sistema Territoriale Ambientale di Castelporziano: caratterizzazione preliminare e primi dati sulla “biodiversità nascosta”. Lo studio si propone di colmare il vuoto di conoscenza esistente sulla fauna delle acque sotterranee del Sistema Territoriale Ambientale di Castelporziano, mai indagata precedentemente, individuando e identificando le specie presenti nelle acque ipogee della Tenuta con particolare riguardo ai gruppi tassonomici dominanti e definirne la distribuzione sul territorio e nelle diverse tipologie di acquiferi (subsuperficiali e profondi, in rocce e sabbie di diversa origine e granulometria). A tale scopo nel corso degli anni 2012-2013 sono state individuate 45 stazioni (delle quali 13 poi risultate non campionabili), comprendenti cisterne presso fontanili (7), pozzi di emungimento (6) e piezometri (19). Nella scelta degli strumenti di campionamento si è preferito l'uso di metodi non distruttivi, in grado di consentire la raccolta delle specie ipogee senza creare interferenze con i regimi idrologici dell’acquifero: 1) retino da drift, con apertura di maglia di 100 μm; 2) retino da plancton immanicato con apertura di maglia di 100 μm; 3) microretino per piezometri con struttura in PVC e rete da 100 μm; 4) trappole a caduta in plastica autocostruite, con esca di carne e grasso animale. L’analisi dei dati raccolti, per quanto parziale e preliminare, ha prodotto un elenco faunistico costituito da 30 taxa, appartenenti a gruppi molto diversi quali Platelminti, Nematodi, Gasteropodi, Anellidi Oligocheti e diversi ordini di Crostacei. Per quest’ultimo gruppo, predominante tanto negli acquiferi di Castelporziano quanto in quelli di tutta Europa, si segnalano alcune interessanti presenze, soprattutto tra i Copepodi e gli Anfipodi. Rilevanti difficoltà di identificazione a livello morfologico per la frequente occorrenza di specie criptiche e pseudocriptiche hanno reso necessario un completamento di indagine a livello molecolare. Le biocenosi studiate rivelano una discreta diversità specifica costituita da specie in parte esclusive delle acque sotterranee (ben 15 i taxa stigobi). Alla maggiore eterogeneità geomorfologica delle piccole falde sospese nell'area tufacea (nella parte nord della Tenuta) corrisponde una maggiore diversità faunistica, risultato da poter leggere come un primo indicatore di buona qualità ambientale e di bassa vulnerabilità intrinseca degli acquiferi sinora indagati. Tutte le specie stigobie rinvenute sono nuove per la Tenuta di Castelporziano.Groundwater of the Environmental System of Castelporziano: preliminary characterization and first records of "hidden biodiversity" . The present study aims at contributing to fill a knowledge gap about groundwater fauna of the environmental system of Castelporziano Estate, never investigated up to now. We collected and identified the groundwater fauna of the Estate, to determine the link of collected taxa to groundwater environment and their distribution in different type of aquifers (subsurface or deep aquifers, within rocks or sands of various origin and granulometry). During 2012-2013 we identified 45 sampling sites (13 of which resulted unusable for sampling), including collecting tanks close to troughs (7), wells (6) and piezometers (19). Sampling methods and instruments were chosen to be less invasive and perturbating as possible: 1) a drift net, with a 100 μm mesh size; 2) a handled plankton net, with 100 μm mesh size; 3) a tubular net for piezometers, built in PVC (outer structure) and 100 micrometer mesh size net; 4) self-made plastic traps, baited with animal meat and fat. The preliminary data analysis produced a whole faunistic assemblage composed by 30 taxa, belonging to different taxonomic groups such as platyhelminthes, nematods, gastropods, oligochaetes and several orders of crustaceans. This last group was the richest one in the groundwater of Castelporziano as well as in the European aquifers, showed some interesting occurrences, especially among copepods and amphipods. Due to the frequent occurrence of cryptic and pseudocryptic species, which makes difficult or impossible the morphology-based identification, a supplementary investigation at a molecular level was performed. The studied assemblages showed a fairly high biodiversity, mainly made up by stygobitic species (15 species). Higher biodiversity was found in the geomorphological heterogeneous perched aquifers in tufa in the northern part of the Estate. This richness suggests a good environmental quality and a low intrinsic vulnerability of these aquifers. All the stygobitic species collected so far are new for the Castelporziano Estate